Vittorio
Antonio Salvadorini (studi a cura di...), Studi mediterranei ed extraeuropei,
Edistudio, Pisa, 2002, pp. 352, ISBN 88-7036-805-X
INDICE
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Vittorio Antonio Salvadorini
Premessa
Piero Ardizzone
Le relazioni anglo-italiane del 1937-1939
ed una questione marginalizzata: Malta
Giovanni Armillotta
Fra Atlantico, Mediterraneo ed
Oriente. Il Portogallo dal patto delle Azzorre fino alla perdita di Goa (1943-1961)
Emilio Bottazzi
Unattiva presenza italiana in
Estremo Oriente: le missioni dei Padri Camilliani
Bianca Maria Carcangiu
I Missionari della Consolata
nella Somalia italiana (1925-1930)
Enrico Fasana
Gandhi and the Indian States. Mohandas
Karamchand Gandhis Heritage
Patrizia Manduchi
Per una storia degli italiani in
Tunisia. Gli anni dellantifascismo: la figura e il ruolo di Velio Spano
Daniela Pennacchio
Ebrei fra Livorno e altri porti
del Mediterraneo secondo i registri delle emigrazioni dellArchivio Storico
della Comunità Israelitica
Vittorio Antonio Salvadorini
Marocco e Sefarditi durante
la II Guerra Mondiale. Inizio di una ricerca
Domenico Selis
Golondrinas Medieros Coloni Chacareros
Aparceros Arrendatarios. Lemigrazione italiana e i processi di modernizzazione
agricola in Argentina
Vittorio Antonio Salvadorini
Premessa
Anche questo
volume raccoglie i lavori di coloro che si sono dedicati alla ricerca finanziata
dal ministero nel 1999; è uscito prima il volume Tunisia
e Toscana perché
frutto della collaborazione di persone appartenenti al gruppo dellUniversità
di Pisa, il che ha consentito di riunire nei tempi previsti il materiale elaborato.
Nel caso di Studi mediterranei ed extraeuropei la consegna dei lavori
è avvenuta in varie fasi, ma dobbiamo compiacerci perché quasi tutti hanno
rispettato gli impegni assunti al momento della presentazione del progetto
e della richiesta di finanziamento; le unità operative di Cagliari e Trieste
hanno soddisfatto gli iniziali propositi.
La varietà dinteressi che ha riunito gli Autori di questo volume può
incontrare critiche per una supposta mancanza di unità progettuale; noi siamo
convinti da tempo che sia non soltanto utile, ma imprescindibile, nel mondo
contemporaneo, offrire studi relativi a Paesi extraeuropei su argomenti e
tematiche diverse, perché la pretesa specializzazione nel campo delle discipline
storico-politiche può corrispondere a una visione ridotta e angusta delle
cose, e talora a narcisistiche esercitazioni.
Siamo coscienti dei nostri limiti, ma siamo curiosi prima di tutto, desiderosi
di apprendere, di verificare, di confrontarci; il ricorso alle fonti documentarie,
sopratutto archivistiche, è una caratteristica che accomuna tutte le unità
operative, la base di ricerche affrontate di volta in volta con il massimo
rigore possibile, fra difficoltà non indifferenti, sia per i costi, sia per
la conservazione del materiale di studio che in certi casi richiede tempi,
pazienza, attenzione e prudenza notevoli.
Vogliamo sottolineare in modo cosi generico i problemi metodologici affrontati
da ciascuno per affermare che un lavoro collettaneo va approvato o disapprovato
nel suo insieme non per la varietà dei temi, ma per i risultati che offre.
In questi anni si parla di globalizzazione, con varie aggettivazioni; noi
pensiamo che sia necessario dare un senso a tale termine anche studiando temi
differenti appartenenti a differenti aree del mondo, per sapere di più, per
non rimanere isolati; i risultati raggiunti trovano conforto nelle discussioni
che accompagnano, periodicamente, le nostre ricerche sempre sottoposte a confronto.
Siamo i primi a dubitare di noi stessi; nessuno ha incrollabili verità da
propagandare o difendere; siamo sempre pronti ad ammettere errori di ogni
tipo, così come siamo convinti di operare, con i limitati mezzi a disposizione,con
forte e talora maniacale volontà.
Ringrazio tutti gli Autori e a nome di tutti faccio voti perché la nostra
collaborazione possa continuare.