Bibl.: «L’Arno», Pisa, VI (1993), N. 19 (20 novembre), p. 11

Giovanni Armillotta

TRENTACINQUE ANNI FA NASCEVA LA BIBLIOTECA PROVINCIALE DI PISA
L’unico istituto toscano specializzato nel settore giuridico-amministrativo e delle scienze sociali con un repertorio di 700 periodici e 50 mila volumi

All’inaugurazione dell’anno accademico ’58-59, lo studente universitario usufruì di un nuovo servizio che l’Ateneo metteva a disposizione degli iscritti: l’allora LibreriaProvinciale. Questa, sino al 1969, fu curata dalla Biblioteca Universitaria. Nel 1970 passò all’Amministrazione Provinciale, e svolse essenzialmente servizio interno, sia pure con possibilità di consultazione da parte del cittadino. Dal 1974 si decise di aprirla ufficialmente al pubblico, nei locali di piazza Vittorio Emanuele II. La collaborazione con il Centro Studi “Antonino Maccarrone” – organo di studio, documentazione e ricerca per lo sviluppo delle autonomie e dei poteri locali; la costante crescita della Biblioteca; le nuove accessioni in periodici e opere, resero inadeguati gli angusti locali di piazza Vittorio.
Questi, saturi e fatiscenti, non avevano possibilità alcuna di espandersi. Inoltre era già nei programmi dell’Amministrazione Provinciale un primo passo verso il decentramento dei servizi culturali, quasi tutti concentrati nel centro storico (Biblioteca Universitaria, Comunale, della Normale, d’Istituti,ecc.). Agl’inizi degli anni Ottanta si trasferì nel Complesso Scolastico “Concetto Marchesi” (Via E. Betti-Cisanello), dotato di ampie facoltà di sistemazione ordinata del materiale.
In esso opera anche il Centro Studi “A. Maccarrone”, che si avvale della struttura documentaria della Biblioteca. La sede, oltre ad offrire spazi per nuove raccolte, garantisce all’utente un vasto parcheggio decongestionato; ma l’unico svantaggio rispetto a piazza Vittorio, è la scarsa affluenza di mezzi pubblici che impongono lunghe passeggiate ai non automuniti (e poi vi passa solo l’autobus n. 13, a 200 metri).
È l’unica biblioteca toscana impegnata assiduamente nel campo giuridico-amministrativo, economico-sociologico, politico-istituzionale e dell’istruzione. Vanta una sezione completa di legislazione regionale (i 19 «Bollettini Ufficiali» delle altrettante Regioni, più la «Gazzetta Ufficiale» siciliana, Leggi Regionali “Toscana”, Raccolta Normative Regione Toscana,ecc.), nazionale (Lex, «Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana», Codici, Leggi d’Italia nel testo vigente, ecc.), ed europea («Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee»-L/C/S/PE, Raccolta della Giurisprudenza della Corte, ecc.).
Ma ciò che la contraddistingue è l’esaustivo parco periodici che abbraccia argomenti di diritto amministrativo e pubblico, sociostatistico, culturale e di attualità (700; fra cui 28 quotidiani con «L’OsservatoreRomano», «The International Herald Tribune», «The Washington Post», «El País», «The Observer» e «Le Monde»). L’emeroteca dispone del servizio microfilm (però in Provincia dovrebbero affrettarsi a fornire un lettore più sofisticato). Di vitale importanza per lo studioso le testate dei giornali pisani, dal XIX sec. ad oggi, tutti microfilmati, com’anche i periodici politici cessati! Il prestito è gratuito e aperto pure per i non residenti; per ottenere la tessera basta rilasciare i dati anagrafici e gli estremi di un documento di riconoscimento: la tessera è valida per 63 prestiti o fino alla scadenza del documento personale; si contano 3.324 iscritti al prestito e 5.200 passaggi.
Vige il sistema automatizzatoATLAS (Athenæum Library Automation System), collegato con il Comune e la Facoltà di Economia e Commercio e Scienze Politiche: primo esempio di gestione meccanizzata del servizio informativo bibliografico. I piani di acquisto sono elaborati anche sulla base delle richieste degli utenti, ed in meno di un mese sono a disposizione del lettore.
La Biblioteca enumera 49.160 volumi. Le fotocopie si effettuano mediante schede magnetiche prepagate. L’estrema preparazione e competenza degli impiegati, dissipano ogni problema di difficoltà funzionale. Dal 1974 è diretta da Venanzio Guerrini. L’afflusso, nel corso del 1992, è stato di 10-12 mila utenti. Orario: lun-ven 8.30-18.45; sab 8.30-13.30.

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© Giovanni Armillotta, 1998