Bibl.:
«LArno», Pisa, V (1992), N. 23 (5 dicembre), p. 1, 5;
«la Gazzetta»,
Pisa, I (1992), N. 32 (5 dicembre), p. 3
Giovanni Armillotta
LA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
DI PISA, LA SAPIENZA, COMPIE 250 ANNI
Due secoli e mezzo
al servizio della cultura e dei lettori
Si celebra questanno
il 250° anniversario della costituzione della Biblioteca Universitaria:
comunemente detta La Sapienza poiché ha sede nellomonimo
palazzo. Essa trae origine dalla biblioteca privata di Giuseppe Averani (1662-1738),
professore di diritto, che per disposizione testamentaria aveva lasciato i suoi
libri allUniversità. Aperta al pubblico nel 1742 con la riunione
dei libri dei vari Collegi dellUniversità e originariamente situata
in due grandi stanze in via Santa Maria sotto la Specola astronomica (demolita
nel 1826; al primo piano delledificio dove è sita la Domus Galilæana).
Lastronomo pisano Giuseppe Piazzini, divenne direttore nel 1820 e ottenne
dopo alcuni anni il trasferimento della BU nel Palazzo della Sapienza. La BU
riceve per diritto di stampa copia di ogni pubblicazione edita nella provincia.
Allottobre 1992 la BU possiede:
Manoscritti | 1.370 |
Volumi | 404.556 |
Opuscoli | 95.782 |
Incunaboli | 155 |
Cinquecentine | 7.100 |
Periodici | 4.167 (825 in corso) |
Consultazioni | 39.818 |
Prestiti | 3.166 |
indubbiamente
un patrimonio che proietta Pisa ai vertici della cultura universitaria.
Limpatto con la società
pisana e le relazioni intrattenute con tutte le biblioteche italiane estraniere
è di primaria importanza, considerando la grande autorità conquistata
dalla BU durante gli anni. Nel corso del 1991 gli utenti sono stati 39.818,
mentre al 30 settembre 1992 si contano già 31.094.Lo stesso prestito,
previsto dallart. 82 del DPR n. 1501 del 5 settembre 1967, dà
la possibilità di accedervi a: i funzionari e i dipendenti di ruolo
civile (e delle amministrazioni militari) di Stato, Regione, Provincia (presidente)
e Comune (sindaco); i dignitari ecclesiastici cattolici; i titolari delle
ambasciate e dei consolati; le medaglie doro al valor militare e civile;
i mutilati ed invalidi di guerra; i pensionati. Mentre al prestito con garanzia
sono soggetti (art. 83): i dipendenti statali non di ruolo; glinsegnanti
deglistituti distruzione secondaria e artistica pareggiati e legalmente
riconosciuti e gli studenti universitari. Infine le persone maggiorenni non
comprese nelle suddette categorie, possono ottenere il prestito mediante deposito
cauzionale pari a lit. 40 mila. Il servizio si svolge dal lunedì al
venerdì dalle ore 8.30 alle 19.00; al sabato, dalle ore 8.30 alle 13.30;
sono escluse dal prestito tutte le opere a stampa anteriori al 1901, nonché
manoscritti, codici, ecc. Attualmente coloro che ne usufruiscono sono in numero
di 1.254 ripartiti in ogni stratificazione sociale. Richieste di prestiti
sono inviate anche a biblioteche ed istituti italiani (329 e 188 pervenute)
e stranieri (135 e 67); al contempo la BU ha ricevuto richieste di consultazione
per 213 opere da biblioteche italiane e 24 da straniere.
Ultimamente la BU si sta
dotando a norma della legge 29 ottobre 1987 n. 449 di un sofisticato sistema
di allarme contro incendi, furti, ed ogni tipo di pericolo che possa mettere
a repentaglio lincolumità dei lettori e la sicurezza del patrimonio
librario; inoltre sono state apportate modifiche strutturali nelle sale in
modo da poter consentire allutente unimmediata e comoda consultazione
dei testi ed una più rapida ricerca nei cataloghi; ciò ha richiesto
rilevanti interventi di adeguamento strutturale e funzionale dellantico
edificio.
Un altro progetto di ben
più vasto respiro è la meccanizzazione telematica, che fra pochi
anni renderà la BU uno dei maggiori poli della consultazione bibliografica
in tempo reale. Collegata direttamente ai centri di Firenze e Roma (sistema
stellare), darà la possibilità allo studioso pisano di richiedere,
attraverso computer, i cataloghi di tutte le biblioteche italiane e straniere
ad esso collegate e, viceversa, tutti glinteressati da ogni parte del
mondo potranno acquisire dati direttamente. Ultimamente la BU, lUniversità,
il CNR ed il CNUCE stanno lavorando sul catalogo generale unificato dei periodici
presenti in Pisa nei quasi 200 istituti pubblici e privati; un percorso obbligato,
in quanto Pisa stando ad unindagine del CENSIS è la più
ricca in Italia, e fra le più ambite al mondo, nel genere.
La BU è protagonista
anche di grandi appuntamenti con la cultura e larte; basti ricordare
le mostre: Libri in Galleria (la Biblioteca del Giardino dei Semplici),
2-8 dicembre 1991; e Illustrare Pisa (Immagini a stampa della città
tra Quattrocento e Settecento) dell11-20 giugno di questanno.
Ma non soltanto gli aspetti positivi collocano la BU nel tessuto cittadino.
La carenza di spazio, cui fa fronte il relativo aggiornamento e le nuove accessioni,
è unurgenza impellente; lo storico edificio non è più
in grado nemmeno di sostenere una decina di nuovi volumi. In più le
assurde pretese dellAmministrazione Comunale che ha dato lo sfratto
per il magazzino-periodici situato presso lIstituto Statale F.
Russoli (via San Frediano) sono in palese contraddizione con affitti
simbolici concessi largamente qua e là.
La carenza di personale (vedi
il solo turno mattutino espletato nella scorsa primavera-estate) va visto
nei nuovi profili, non contemplati dal sorpassato organico, insufficientealle
esigenze dei tempi: la nascita di una diversa professionalità con molteplici
mansioni dovrà essere ridisegnata e articolata pure quantitativamente.
© Giovanni Armillotta, 1998