Marietta Stepanyantis
INTRODUZIONE A
SUFISMO E CONFRATERNITE NELLISLAM CONTEMPORANEO
IL DIFFICILE EQUILIBRIO TRA MISTICA E POLITICA
Nellepoca moderna e contemporanea lislam si presenta
sul piano internazionale nella sua dimensione prevalente di identità religiosa
desiderosa e capace di attivarsi sul piano politico. Le varie forme di fondamentalismo
islamico sorte nel corso del secolo XX rappresentano le espressioni più evidenti
di una concezione dellislam in cui dimensione religiosa, politica e giuridica
sono strettamente connesse e elaborate in modo conflittuale rispetto alla modernità
culturale e istituzionale. Gli stati musulmani conservatori, pur avendo obiettivi
diversi dai movimenti dellislam politico, si pongono sostanzialmente sulla
stessa linea: laffermazione del carattere religioso dellistituzione
politica attuato soprattutto tramite il mantenimento della centralità della
arîa, è infatti funzionale al mantenimento del potere
nelle mani delle élite politiche al governo. Anche stati che per decenni sono
stati tradizionali alleati dellOccidente sul piano geopolitico, come lArabia
Saudita, non hanno mai accettato di condividerne i valori fondamentali, quali
i diritti delluomo, la prassi democratica, la valorizzazione della società
civile, la distinzione tra sfera religiosa e sfera politica. In questo senso
si sono protratte delle ambiguità di fondo che oggi, di fronte alla minaccia
internazionale del terrorismo islamico, rivelano tutta la loro pericolosità.
Le situazioni conflittuali non possono infatti essere superate con la pura forza
militare o con la sola mediazione politica, ma esigono di essere affrontate
con un impegno culturale articolato e di lungo periodo, che abbia lobiettivo
di promuovere il rinnovamento socio-culturale e socio-politico delle società
musulmane, e di creare convergenze concrete su quei valori comuni atti a tutelare
la dignità e la libertà delluomo, condizione necessaria per lo sviluppo
di società democratiche in grado di gestire il pluralismo al proprio interno
e il dialogo politico e culturale con lesterno.
Perché il dialogo culturale e politico teso a evitare lo scontro tra le civiltà
possa avere prospettive efficaci di successo, è di fondamentale importanza identificare
quegli interlocutori e quelle tendenze culturali esistenti nei diversi universi
religiosi e culturali, che si presentano come più propense ad aprirsi a tale
percorso. Questo implica limpegno a uno studio serio dei diversi mondi
religiosi e culturali per identificare tali tendenze e valutarne il ruolo culturale,
sociale e politico.
Nel caso dellislam accanto alle tendenze fondamentaliste e conservatrici,
assai visibili sul piano internazionale e oggetto di molti studi, vi sono correnti
riformiste costituite prevalentemente da intellettuali, che stanno cercando
di elaborare sintesi nuove al fine di conciliare lislam con la modernità,
riscoprendone i valori più profondi nel tentativo di liberarlo dalla strumentalizzazione
politica. Si tratta di tentativi e percorsi culturali assai importanti, e seppur
limitati per ora a ambiti intellettuali specifici, mostreranno la loro efficacia.
Esiste però allinterno dellislam unaltra grande corrente,
che è nel lo stesso tempo segnata da un profondo carattere spirituale e mistico
e da una grande diffusione trasversale a tutte le società musulmane. Si tratta
di quel mondo estremamente complesso rappresentato dal sufismo. E un mondo complesso
perché al suo interno occorre distinguere il sufismo dottrinale elaborato
in epoca medievale , le confraternite, che ne rappresentano la strutturazione
organizzata, ma che ha però elaborato il sufismo dottrinale in forme assai semplificate,
e infine il vasto fenomeno della devozione e del culto dei santi (fondatori
delle confraternite o personaggi ad esse collegate) assai diffuso a livello
popolare.
Il sufismo nella sua accezione più ampia, rappresenta dunque un fenomeno religioso
articolato, tradizionalmente presente in tutto il mondo musulmano, dal Marocco
allIndia, dal Caucaso allAfrica sub-sahariana. Il sufismo dottrinale
rappresenta uninterpretazione dellislam che pone in primo piano
la dimensione religiosa e spirituale, insistendo sul cammino di perfezionamento
inferiore delluomo: fin dallXI-XII secolo il sufismo ha conosciuto
forti tensioni con le forme più istituzionalizzate dellislam, che hanno
finito per prevalere e imporsi come ortodossia ufficiale. Nonostante questo,
il mondo delle confraternite e del culto dei santi ad esso collegato ha conosciuto
un percorso di grande espansione, anche se nellepoca contemporanea esso
stesso si è trovato nuovamente sotto accusa sia ad opera dellislam wahhabita
che si propone in modo intransigente come nuova ortodossia, sia ad opera di
una parte dei riformisti della prima metà del secolo XX, che vedevano nelle
forme popolari di sufismo un fenomeno di arretratezza culturale.
La rilevanza culturale del sufismo e la diffusione delle forme popolari ad esso
collegate rendono invece importante uno studio di questo fenomeno nelle società
musulmane contemporanee, sia per verificarne leffettiva persistenza e
vitalità, sia per valutare qualitativamente il ruolo che esso svolge sul piano
culturale, sociale e politico. Le confraternite, diffuse in modo articolato
in tutto il mondo musulmano, sono state certamente attori importanti sul piano
socio-politico nel passato anche recente. Diviene dunque importante conoscerne
e valutarne il ruolo oggi, per comprendere quale sia il loro contributo alle
dinamiche attuali che attraversano il mondo musulmano, e la loro eventuale capacità
di favorire uno sviluppo dellislam che superi le interpretazioni conservatrici
e fondamentaliste.
Sono questi gli interrogativi che hanno guidato la ricerca che trova pubblicazione
in questo volume. La prima parte dellopera è dedicata al sufismo dottrinale
fiorito nei primi secoli dellislam, di cui il saggio di Alberto Ventura
presenta le origini e le caratteristiche fondamentali, riprese nei saggi di
William C. Chittick e di Andrey Smirnov con attenzione specifica ai due temi
fondamentali dellamore come via verso la verità e dellontologia
come base per lelaborazione di una visione pluralista e tollerante del
mondo.
Allapprofondimento sintetico dei tratti caratterizzanti il sufismo allinterno
dellislam, segue la seconda parte che affronta in modo articolato lanalisi
del ruolo delle confraternite nelle società musulmane contemporanee.
I diversi casi di studio comprendono i saggi sul Senegal di Adriana Piga, sullIndia
di Mare Gaborieau, su Siria e Israele di Itzchak Weismann, sulla Turchia di
Thierry Zarcone, sul Caucaso di Alikber K. Alikberov e sui Balcani di Alexandre
Popovic. Linsieme dei testi offre una descrizione approfondita della realtà
contemporanea delle confraternite nellambito del vasto mondo musulmano,
cogliendo sia tratti comuni sia specificità regionali e locali, collegate ai
diversi contesti culturali e politici e allincidenza della storia più
antica e recente.
Infine le ultime due parti del volume si propongono di analizzare in che modo
il sufismo dottrinale possa incidere positivamente sul dialogo interreligioso
contemporaneo e sul più ampio dialogo tra universi culturali. In questa prospettiva,
nella terza parte dellopera.
I saggi di Giuseppe Scattolin e Kenan Gürsoy cercano di identificare rispettivamente
dai punti di vista cristiano e musulmano i temi e i tratti fondamentali del
sufismo particolarmente atti a sviluppare percorsi di dialogo, mentre i saggi
di Mohammad Rafìque e Sachiko Murata analizzano piuttosto in prospettiva storica
il dialogo e lo scambio culturale realizzatesi in India tra sufismo e hinduismo
e in Cina tra religioni cinesi e islam sufi. I saggi di Cari W. Ernst e di Marietta
Stepanyants concludono come quarta parte il volume, prospettando unanalisi
sintetica della possibile evoluzione del sufismo e della sua influenza da un
lato sui processi culturali interni alle società musulmane, dallaltro
sullapertura dellislam al dialogo tra religioni e culture. Ernst
analizza in particolare levoluzione del sufismo in epoca contemporanea,
caratterizzata da unampia diffusione degli insegnamenti spirituali della
tradizione sufi (tradizionalmente invece affidati alla trasmissione esoterica)
e dunque da una nuova inedita possibilità di incidenza sul piano culturale e
religioso sia allinterno dellislam sia allesterno dei suoi
confini. Nellultimo saggio chi scrive tenta infine una valutazione del
possibile ruolo del sufismo allinterno del processo riformatore nellislam
contemporaneo.
Una tale ricchezza di analisi offre un quadro ricco e complesso del mondo sufi
odierno. Lasciando alla lettura dei singoli saggi lapprofondimento analitico,
si possono avanzare però alcune considerazioni sintetiche sul ruolo attuale
del sufismo nellislam. A questo proposito bisogna riconoscere che il sufismo
dottrinale, rappresentato dalla grande eredità mistica e spirituale dei grandi
maestri dei primi secoli dellislam, pur essendo una fonte di grande ricchezza
per riscoprire un islam spirituale, che mette al centro del proprio interesse
il rapporto del singolo credente con Dio vissuto nellinteriorità, e non
lo risolve sul piano immediatamente legale e istituzionale, esercita da secoli
e anche oggi uninfluenza scarsa sul piano dellelaborazione culturale
relativa alla vita associata delle società musulmane. La riscoperta di questo
patrimonio in modo più ampio e diffuso è se mai un fenomeno recente, legato
in parte allinteresse accademico verso di esso sorto a livello internazionale,
che ha avuto come effetto il moltiplicarsi di studi e di edizioni e traduzioni
di testi, soprattutto nei paesi europei e negli Stati Uniti. Questo patrimonio
ha però avuto scarsa influenza nel mondo delle confraternite, che pur rappresentando
la struttura organizzata e popolare del sufismo, hanno normalmente conservato
un legame assai tenue con il suo patrimonio intellettuale e mistico, privilegiando
invece, allinterno di tale tradizione, lattenzione alle dimensioni
tecniche della preghiera (dikr) e la continuità del legame
spirituale e carismatico con i fondatori. E se mai oggi che si assiste, soprattutto
in Turchia, a una rivalutazione di tale patrimonio intellettuale e spirituale
anche nellambito di alcune confraternite che promuovono la pubblicazione
dei testi fondamentali del sufismo classico. Analogo fenomeno si ha allinterno
di alcune confraternite che hanno propri rami trapiantati in Occidente. E dunque
possibile che le proporzioni di questo fenomeno possano aumentare in futuro,
e che il sufismo dottrinale, adeguatamente valorizzato e criticamente interpretato,
possa esercitare un ruolo rinnovato sul piano religioso e culturale, dando origine
a sintesi nuove allinterno dellislam.
Il mondo delle confraternite da parte sua è assai variegato, e non costituisce
di per se stesso un bacino omogeneo, in grado di offrire alternative certe allislam
politico conservatore o di ispirazione fondamentalista. La tipologia delle confraternite
dal punto di vista dellimpegno politico è assai varia: alcune tengono
ferme distanze da tale dimensione, altre invece ne fanno un aspetto centrale
del loro interesse, assumendo posizioni diverse a seconda delle concrete situazioni
locali o regionali. In alcuni casi, come in Siria o nel Caucaso, non mancano
settori di confraternite che hanno fatto propria lideologia dei nuovi
movimenti dellislam politico, sposandone sia le impostazioni dottrinali
sul piano religioso islamico sia le strategie politiche. In altri casi, come
in Senegal, a una forte influenza politica legata al profondo e diffuso radicamento
nella società, corrisponde una presa di distanza dalle interpretazioni politico-religiose
di ispirazione sia conservatrice sia fondamentalista, e unaccettazione
del pluralismo culturale e religioso e della laicità delle istituzioni come
garanzia concreta per lesistenza di tale pluralismo. Proprio la grande
varietà di opzioni attuata sul piano concreto rende impossibile identificare
nelle confraternite degli attori sociali e politici comunque in grado di promuovere
una lettura e una prassi politica alternativa allislam di ispirazione
fondamentalista o conservatrice. In questo senso ogni lettura semplifìcatrice
deve essere evitata, e la tipologia di prassi politica deve essere di volta
in volta valutata in rapporto al contesto in cui le singole confraternite sono
inserite.
Lanalisi del sufismo apre dunque gli orizzonti su un mondo complesso,
che se non costituisce ne ha mai costituito in modo omogeneo unalternativa
netta alle forme istituzionalizzate dellislam sul piano religioso e politico,
certamente ha al proprio interno quelle risorse culturali che, se debitamente
rivisitate e valorizzate, possono contribuire a sviluppare in sinergia con il
riformismo musulmano contemporaneo nuove letture e interpretazioni dellislam
aperte al dialogo con le altre culture e con la modernità.
Marietta Stepanyantis
(a cura di...), Sufismo e confraternite nellislam contemporaneo. Il difficile
equilibrio tra mistica e politica, Centro di Studi Religiosi Comparati Edoardo
Agnelli,
Edizioni Fondazione Giovanni Agnelli, Torino, 2003, pp. 382, ISBN 88-7860-186-1,
€ 24,00