Giovanni Armillotta
LA FAMIGLIA LINGUISTICA DANESE
Danese
Il danese appartiene alla famiglia delle lingue germaniche e in questa al
gruppo nordico o scandinavo. Oltre che della Danimarca, è la lingua ufficiale
della Groenlandia e, insieme col feringio (la lingua locale), delle Fær Øer.
Importato in Norvegia nel secolo XIV, vi ha dato luogo a una varietà che presenta
leggere divergenze dalluso della Danimarca e che coesiste con un altro
tipo di norvegese più conforme alle tradizioni nazionali.
La scrittura del danese è ormai quasi esclusivamente quella latina; ma fino
a poche diecine danni fa si usava più spesso la scrittura gotica. In fatto
di fonetica si notano differenze sensibili tra la pronunzia più lenta e la pronunzia
più affrettata.
Laccento tonico cade di solito sulla prima sillaba del radicale di ciascuna
parola; ma non è una regola assoluta.
Le vocali possono avere pronunzia breve o lunga. Non cè una regola assoluta;
ma in generale sono brevi quando sono atone e quando sono seguite, nella scrittura,
da due o più consonanti, altrimenti sono lunghe.
Lettere non esistenti in italiano:
Å-å: suona ò (ossia o aperta italiano); al pari
della sua variante grafica AA-aa, è collocata in fondo allalfabeto
danese: Z-z, Æ-æ, Ø-ø, e poi alla
fine Å-å
AA-aa: è un digramma sostituito in genere dalla lettera Å-å
nelluso più recente; rimane o può rimanere, comunque, in certi nomi propri
Æ-æ: suona è (ossia e aperta italiana)
Ø-ø: suona come intermedia fra la eu del francese jeune
e fra la ö tedesca lunga
Norvegese
Nel 1380 la Corona di Norvegia fu unita a quella di Danimarca fino al 1814
quando fu ceduta al Re di Svezia, Carlo XIII (1809-1818); diventò indipendente
nel 1905 con Haakon VII (1905-1957), figlio di Federico VIII di Danimarca (1906-1912).
In Norvegia esiste un bilinguismo ufficialmente riconosciuto. Una delle due
lingue è il cosiddetto Riksmål (lingua di Stato) o Bokmål
(lingua dei libri), che è una varietà più che altro nel lessico, della
lingua danese, diffusasi in Norvegia quando questa nazione, dal 1380 in poi,
ebbe il re in comune con la Danimarca, e massime dopo il 1536, quando fu praticamente
sottoposta al dominio danese, sotto cui rimase fino al 1814. La seconda lingua
è il cosiddetto Landsmål (lingua del Paese) o Nynorsk (nuovo
norvegese), che fu formato verso la metà dellOttocento per impulso
del linguista Ivar Aasen sulla base di dialetti locali, diretti continuatori
dellantico nordico.
La pronunzia del Bokmål è pressappoco quella danese. Un po diversa
è la pronunzia del Nynorsk.
Come in danese e in altre lingue germaniche, laccento tonico cade di solito
sulla prima sillaba del radicale di ciascuna parola; ma non è una regola assoluta.
Le vocali possono avere pronunzia breve o lunga. Non cè una regola assoluta;
ma in generale sono brevi quando sono atone e quando sono seguite, nella scrittura,
da due o più consonanti, altrimenti sono lunghe.
Non si fa invece distinzione tra consonanti di diversa durata. Le consonanti
scritte doppie sono pronunziate scempie come le altre; la loro scrittura doppia
da solo un indizio di pronunzia breve della vocale da cui sono precedute.
Vale anche per il norvegese la collocazione delle lettere Æ-æ,
Ø-ø, Å-å in fondo a tutto lalfabeto, già osservata
a proposito del danese.
Islandese
Lislandese appartiene alla famiglia delle lingue germaniche e in essa
al gruppo nordico. Dal secolo XII alla metà del secolo XVI, cioè durante il
periodo antico, è conosciuto anche col nome di antico nordico o norreno; si
fa cominciare il periodo moderno con lintroduzione della riforma luterana,
verso la metà del XVI secolo. Dal 1397 al 1944 lIslanda è stata unita
al Regno di Danimarca.
Si scrive con lalfabeto latino arricchito di due lettere speciali, comuni
anche al gotico e provenienti probabilmente dalle rune. Queste due lettere:
Ð-ð e Þ-þ vengono rese di solito, coi digrammi Dh-dh
e Th-th rispettivamente.
In lingua islandese non esistono né Ø-ø né Å-å;
cè solo la Æ-æ che suona ài.
Laccento tonico cade di solito sulla prima sillaba del radicale di ciascuna
parola. Il segno grafico dellaccento acuto contraddistingue vocali lunghe
o dittongate.
Feringio
Le Isole Fær
Øer costituiscono una comunità autonoma nellàmbito del Regno di Danimarca:
sono sotto lamministrazione danese da quando Margherita I la Grande
di Danimarca (1387-1412) ereditò la Norvegia nel 1380, allora regnante il figlio
Olaf IV (1376-1387).
Col trascorrere del tempo il feringio considerato in passato un dialetto
islandese ha acquisito la nobiltà di lingua indipendente, a mezza strada
fra il norvegese occidentale e lislandese (con vocaboli presi a prestito
dal danese). Nel 1846 si stabilì unortografia convenzionale, e nel 1948
soppiantò il danese come prima lingua (questultima, però, è ancora obbligatoria).
Anche in feringio ci sono le lettere Ð-ð, Þ-þ e
Æ-æ.