"METODO", N. 18/2002

Francesco Di Noto
(Matematico – Premio Archivio di Documentazione Storica della Ricerca Psichica, Bologna 1994)
NASTRO DI MØBIUS
(1) O SPAZIO “ELASTICO”?
(Formula del Teletrasporto gravitazionale e paranormale)

Se le ipotesi di strutture cosmologiche di tipo nastro Møbius tridimensionali, con curvatura nell’iperspazio, o delle membrane dovessero risultare infondate, pur essendo utilissime per spiegare un eventuale teletrasporto cosmico tramite buchi neri e wormholes, essa potrebbe essere sostituita dalla seguente nostra ipotesi, detta dello spazio elastico, con l’energia negativa (peraltro pure coinvolta nei buchi neri) in grado di sfruttare tale presunta elasticità.
Nell’ipotetico teletrasporto tramite bolle di energia negativa (vedi immagine), infatti, si ripiegherebbe lo spazio di fronte alla bolla (e si lascerebbe poi dispiegare dietro la bolla) fino a raggiungere il punto o luogo desiderato (in realtà, sarebbe poi questo luogo a essere “attratto” fino alla bolla, che in pratica resterebbe ferma, e sarebbe lo spazio “elastico” a muoversi verso di essa).
Facciamo un esempio semplice con un palloncino da fiere. L’aria che lo tiene gonfio sarebbe l’energia positiva, per cui è ben teso e gonfio. Ma opponendogli una pressione due punti vicini possono venire a contatto, e sul punto di contatto potrebbe avvenire un passaggio (teletrasporto) di qualcosa tra i due punti prima distanti (2), senza percorrere tale distanza quando il palloncino è teso (trasporto normale).
Sgonfiando appena il palloncino (cioè usando energia negativa, e diminuendo quella positiva che lo tiene gonfio), i punti collegabili e a maggiore distanza sarebbero molti di più, fino a far combaciare anche due punti opposti del palloncino.

palloncino teso
(i punti A e B sono distanti)
palloncino con “pizzicotto”
(i punti A e B vicini, combaciano)

Palloncino parzialmente sgonfio (energia negativa) due punti opposti A e B combaciano, permettendo un eventuale passaggio (teletrasporto)

Così accadrebbe con lo spazio cosmico “elastico”. Un buco nero – con la sua grande energia negativa, prodotta dalla sua rapidissima rotazione – “avvicinerebbe” fino a far “combaciare” due punti lontani dell’universo (buco nero e buco bianco) permettendo il passaggio (per ora soltanto teorico) di astronavi in modo quasi istantaneo, cioè per teletrasporti; e senza violare il principio della non superabilità della velocità della luce. Bolla di energia negativa, buchi neri e wormholes potrebbero agire in questo modo, e così pure, si pensa, anche campi magnetici artificiali rotanti, in grado di far combaciare due punti lontani nello spazio, e forse anche nel tempo, o perfino in altre dimensioni e universi paralleli.
Si spiegherebbe così, anche senza le possibilità offerte da strutture cosmiche di tipo Møbius, che pure sono interessanti (in esse si aggira lo spazio tramite l’iperspazio) mentre con lo spazio “elastico”, deformato dell’energia negativa dei buchi neri ecc., si farebbero combaciare due punti lontani, sempre però attraverso l’iperspazio (il “vuoto” del palloncino, la cui superficie sarebbe l’ipersfera vuota del cosmo). In tal caso, però, l’ipersfera vuota non sarebbe abbastanza “tesa” da impedire il teletrasporto cosmico, ma sarebbe abbastanza “moscia”, come un palloncino parzialmente sgonfio, da consentire i combaciamenti di punti lontani (con le dita nel palloncino, con i buchi neri nel cosmo).
Poiché però il cosmo si espande, dovrebbe diventare più teso, cioè meno praticabile dai buchi neri, invece sembra diventare più “moscio” (i buchi neri, con la morte delle stelle giganti, aumentano di numero). Forse in una ipotetica fase di contrazione, il fenomeno sarebbe più facile di ora (come in un palloncino che si sgonfia lentamente). Alcuni pensano che il Cosmo si espanderà ancora per qualche miliardo di anni, e poi si sgonfierà fino al Big Crunch(3), ma in entrambe le fasi (espansione-contrazione) potrebbe consentire il fenomeno dei buchi neri (A) e dei buchi bianchi (B), con conseguente teletrasporto(4) di oggetti tipo astronavi da A a B, anziché solo di materia (pianeti e stelle vicine, inghiottite come tali in A, per essere subito catapultati nel punto B come energia (quasar?).
Cosa avviene nel buco nero? La materia si trasforma in energia? E le astronavi?

Note

(1) Il nastro di Møbius risale al matematico ed astronomo August Ferdinand Møbius (1790-1868), e viene definito come segue: un nastro a due lati che, ruotandone un lato di 180° e unendone le due estremità, diventa un unico oggetto dalla superficie infinita.Su

Su



(2) Dall’articolo Energia negativa: la sfida della fisica di Lawrence H. Ford e Thomas A. Roman, ne “Le Scienze”, Marzo 2001, pag. 42, sulla bolla spazio-temporale: “La bolla spazio-temporale è la migliore approssimazione del fantascientifico ‘motore superluminale’ che la fisica moderna possa concepire. Essa può trasportare un’astronave a velocità arbitrariamente alta. Lo spazio-tempo si contrae di fronte alla bolla [confermando la nostra ipotesi sulla sua elasticità, ndA] riducendo la distanza dal punto di arrivo, e si espande dietro di essa, aumentando la distanza del luogo di partenza. Il veicolo è in quiete rispetto allo spazio circostante, e i membri dell'equipaggio non percepiscono alcuna accelerazione. Sui lati della bolla deve essere presente energia negativa”. Ricapitolando, la formula fisico-matematica del teletrasporto potrebbe essere la seguente: energia o materia negativa (-E) più iperspazio (S4) ecc., per cui: T.T. = -E M+S4+elasticità spaziale (o struttura Møbius cosmica o struttura a membrana).Su
(3)
A meno che non stabiliamo “che la massa dell’universo è quella che ci si aspetta e che la materia continuerà, quindi, ad espandersi indefinitamente, senza limiti. Una bella storia, oltre che una buona scoperta, perché le osservazioni di Boomerang, rivelandoci il volto dell'universo quand'era bambino, cioè 50 mila volte più giovane, ci hanno regalato qualche certezza in più sul nostro futuro” (Giovanni Caprara, Fotografato l'universo appena nato. È la prima immagine dopo il Big Bang: arriva da 12 miliardi di anni fa, dimostra che il cosmo è piatto, “Corriere della Sera”, 27 aprile 2000) .Su
(4) Sul teletrasporto paranormale. La stessa formula in nota (1) potrebbe essere valida anche in parapsicologia, per il teletrasporto paranormale (OOBE, NDE, CC, RSPK) T.T. Pn=-E M+S4. Nella quale Energia negativa è costituita dai gravitoni (o meglio gravifotoni, repulsivi anziché attrattivi come gravitoni e graviscalari) anziché della energia negativa prodotta dalle lastre di Casimir, da campi magnetici anormali (RSPK) o rotanti o pulsanti (esperimenti Filadelfia, ecc.) o gravitazionali (buchi neri rotanti), dove l'energia negativa prodotta dalla rotazione, repulsiva, terrebbe aperto e stabile il buco nero o il wormholes, o ponte di Einstein-Rosen. Pag. 28 dello stesso articolo: “È stata anche valutata la possibilità di costruire un wormhole artificiale, anche se solo dal punto di vista fisico-matematico; ‘una prima possibilità sarebbe quella di impiegare due buchi neri connessi da una gola’, spiega Richard Holman della Carnege Mellori University. ‘La gola è un oggetto dinamico attaccato ai due buchi che si stringe rapidamente fino quasi a scomparire’. Anche se si superasse la difficoltà di maneggiare i buchi neri, questo tipo di wormhole sarebbe inutilizzabile, perché collasserebbe prima che una qualsiasi navicella spaziale (o perfino un singolo raggio di luce) lo attraversasse. Fino alla fine degli anni Ottanta del XX secolo, anche i più visionari avevano dunque rinunciato all’idea di usare i wormholes per viaggi cosmici. La situazione è cambiata quando Michael Morris e Kip Thorne del California Institute of Technology si sono resi conto che una scappatoia esisteva: bastava che la gola fosse fatta di ‘materie negative’. ‘Un tale tipo di materia avrebbe un comportamento opposto a quello della materia normale: per esempio eserciterebbe repulsione gravitazionale, anziché attrazione, e in questo modo potrebbe stabilizzare il wormhole e renderlo attraversabile’ [...]”. Ma anche nel teletrasporto paranormale (OOBE) ci potrebbe essere coinvolto l’iperspazio e l’energia negativa costituita dai gravifotoni repulsivi, da energia negativa, come veicoli della coscienza e in modo simile ai wormhole teorizzati da Thorne e compagni. Una descrizione di OOBE (esperienza paranormale di separazione della coscienza del corpo) è stranamente molto simile alla propulsione tramite bolla di energia negativa, descritta precedentemente. Da “Nexus” n. 14/1998, Le autentiche avventure di una spia paranormale, di Uri Dowbenko, un’intervista con Davide Morehouse, pag. 36: “[...] È chiamata bilocazione [sinonimo di OOBE, ndA]. È spazio ripiegato, tempo e spazio ripiegati. È come portare l’evento a te senza andare all'evento, se tu ti colleghi ad esso. È onnipresente mentre attraversa avanti e indietro il continuum spazio-tempo. Cosa significa? Significa che tu sei dappertutto nello stesso momento. Così il solo modo in cui tu puoi essere dappertutto nello stesso momento è perché il dappertutto è dove sei tu. Così, lo spazio ripiegato [elastico? ndA] è l’analogia migliore a cui possa pensare – come una fisarmonica che si ripiega su se stessa, dove tu non ti muovi. Fui portato a credere che fosse come le pagine di un libro, di un enciclopedia. Vi sono piani che sono separati, eppure sono collegati dalla costa del libro. La costa del libro corrisponde all'inconscio”. Come si vede, tale descrizione di un OOBE simile all’effetto di bolle di energia negativa. Una semplice coincidenza?Su