"METODO", N. 18/2002

Francesco Di Noto
(Matematico – Premio Archivio di Documentazione Storica della Ricerca Psichica, Bologna 1994)
POSSIBILE RELAZIONE TRA RAPIMENTI E PARANORMALITÀ

Tra i cosiddetti rapimenti da UFO, o abductions, e paranormalità, sembra esserci, dai casi studiati da alcuni psichiatri o psicologi, una relazione, probabilmente di causa ed effetto, di quella semplicemente casuale che sembrerebbe a prima vista. Tale paranormalità, spesso comune ai familiari del rapito, può preesistere al rapimento (la cui epoca coinciderebbe con presunti vuoti di memoria, o missing-time), oppure inizierebbe con il rapimento o subito dopo, come scrive lo psichiatra John Mack nel suo libro Rapiti! a p. 33 (Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1995) riferendosi a tale aspetto del fenomeno:

In seguito ai suoi lavori con i rapiti, Gilda Moura, una psicologa brasiliana, racconta delle abilità paranormali che molti rapiti brasiliani hanno dimostrato dopo l’esperienza. Queste comprendono un aumento della capacità telepatica, chiaroveggenza, visioni e la capacità [medianica, ndA] di ricevere messaggi spirituali che spesso hanno a che vedere con l’ecologia del mondo, il futuro della umanità e la giustizia sociale [...].

Nel primo caso, potrebbe darsi che tale paranormalità (o meglio sensitività più o meno marcata) sia un requisito gradito agli ET che effettuano questi rapimenti, chissà poi per quale arcani motivo (forse, a sentire Mack, ad indurre meglio nei rapiti una trasformazione della loro coscienza in senso etico e spirituale; cosa che sarebbe evidentemente impossibile, o più difficile, con soggetti non sensitivi e poco evoluti come criminali, grandi egoisti, ecc. cioè con gente di basso livello morale).
Nel secondo caso tale sensitività potrebbe essere un sottoprodotto, un risultato collaterale più o meno stimolato volutamente dagli ET, per meglio in seguito controllare i soggetti, eventualmente anche con l’aiuto dei cosiddetti ‘impianti’, specie di piccole sonde nascoste in qualche organo o tessuto umano; e poiché a volte il rapimento dello stesso soggetto viene ripetuto nel tempo, a loro occorrerebbe localizzarlo o individuarlo facilmente o con i loro sensitivi o tramite ESP (ma potrebbero essere già tutti sensitivi, essendo forse tale facoltà un prodotto naturale dell’evoluzione biopsichica), oppure tramite le loro sonde, equiparabili ai nostri localizzatori radio usati anche come costosi antifurti; ma basate su altre leggi naturali per il loro funzionamento e ancora a noi ignote.
Altri effetti biologici delle abductions sembrano essere, nei giovani, un rallentamento dello sviluppo in altezza, ed una precoce maturazione sessuale, qualche anno prima della norma. Nel caso Joe (Cap. VIII, p. 210) Mack riporta le esperienze paranormali del soggetto, riconducibili a dei filoni principali:

a) esperienze di tipo ‘transpersonale’ o mistico (sensazione di ‘unità’ solitamente causata, nei non rapiti, dagli stati 5°, 6° e 7° della tabella di Campbell degli stati di coscienza; i primi quattro sono, nell’ordine, il sonno, il sogno, la veglia e la trascendenza; quest’ultimo si raggiunge con la meditazione, lo yoga, a volte anche con la preghiera), p. 72:

Una volta acquisita la nozione della divisione della coscienza dal corpo, diventano possibili altre esperienze di tipo ‘transpersonale’; l’identificazione della coscienza con un numero virtualmente infinito di esseri ed entità attraverso lo spazio-tempo, avviene di frequente.

E a p. 234:

Oltre a ciò l’unificazione di queste dimensioni del suo essere porta, virtualmente, per definizione, ad una più profonda connessione di Joe con la divinità, oltre alla sensazione dell’esistenza di un’unione con tutti gli esseri, si tratta essenzialmente di una crescita spirituale [confrontare con le esperienze paranormali di tipo ‘coscienza cosmica’ che i lettori appassionati di parapsicologia certamente conoscono, ndA].

b) Regressioni ipnotiche in vite precedenti (anche queste studiate dalla parapsicologia), p. 72:

Vite passate vengono rivissute con emozioni adeguate a ciò che viene ricordato. Ciò avviene soprattutto quando il ricercatore al momento opportuno imposta la seduta incentrandola su quegli incontri dell’infanzia che vengono alla luce [...] Il ricordo delle vite precedenti sembra assumere rilevanza riguardo allo sviluppo e alla crescita personale del soggetto come visto nei casi di Dave e Joe. Le vite precedenti forniscono ai soggetti (e al ricercatore) una differente prospettiva sul tempo e la natura dell’identità umana [...]

Nei casi da me personalmente conosciuti, e cioè Giuseppe M., un ragazzo trentenne mio concittadino [di Caltanissetta, ndA] , karateka (particolare, questo, comune ad altri casi, come pure la meditazione, presente nell’altro caso, C.S. una mia corrispondente) sono riferiti anche diversi fenomeni paranormali: in Giuseppe scrittura automatica, comune anche alle due sorelle specialmente la più grande, anche sensitiva e pranoterapeuta; psicofonia, telefonate dall’aldilà e, caso rarissimo, anche tramite citofono interno, in piena notte e in campagna; nell’altro caso, invece, precognizione di tipo telefonico, con sensazione cioè di imminente telefonata, con l’argomento della medesima, poi subito verificatosi; oltre che strani sogni di malattie collettive, di rettili e insetti giganteschi come grilli, o aracnidi come ragni ecc... I grilli somigliano alle mantidi, e queste potrebbero essere all’origine dell’idea morfica ET, grigi o no, che organizzerebbero i rapimenti di umani per le loro ricerche genetiche; insetti, aracnidi o rettili come sembiante terrestre della loro razza originaria; anziché mammifera come la nostra, sebbene assumano la forma umanoide attraverso l’evoluzione, o una serie di ibridazioni successive con razze di forma umanoide simile alla nostra. I loro presunti tentativi di ibridazione con la nostra specie sembrano servire a rafforzare geneticamente la loro razza, psichicamente evoluta in apparenza, nonostante la brutalità nei prelievi di tessuti e sostanze organiche in molti rapimenti; ma biologicamente decadente o in difficoltà serie (anche la nostra specie mostrerebbe già segni di declino, come per esempio la diminuzione della fertilità causata dall’inquinamento chimico, nucleare ed elettromagnetico; argomento al quale gli ET sarebbero ora sensibili, forse perché anche loro potrebbero avere avuto simili problemi ambientali come i nostri ma a livelli più gravi, a base della loro decadenza o debolezza genetica; alla quale vorrebbero rimediare con ibridazioni con la nostra specie e senza il nostro consenso ufficiale...).
Per concludere, sarebbe utile in seguito approfondire, da parte di parapsicologi qualificati questa presunta ma possibilmente fondata relazione tra rapimenti e paranormalità, poiché essa sembrerebbe, da quanto sopra, non del tutto casuale.
Un altro aspetto dei rapimenti sarebbe la politica di fondo degli ET che li praticano: semplice tentativo di ibridare le due specie (aliena e umana) per rafforzare geneticamente la propria; oppure anche, come pensa già qualcuno, una politica di invasione subdola, lenta, progressiva e genetica, ecc. anziché brusca e di tipo militare che già conosciamo dalla nostra storia? Un’invasione di ibridi ben riusciti, in grado di conquistare il nostro pianeta liberandolo alla fine dai terrestri non ibridi? Ma è noto che dalla zootecnica apprendiamo che gli ibridi tra due specie diverse sono sterili (per esempio i muli, ibridi tra cavalli e asine). Oppure loro pensano di risolvere questo problema, valido anche e a maggior ragione anche per specie evolutasi su pianeti diversi, in qualche maniera? O riprodurranno gli ‘ibridi-soldati’ per clonazione, tecnica nella quale noi siamo ancora agli inizi?
Ma questo sarebbe un altro problema di competenza parapsicologica, e molto più serio dell’aspetto paranormale oggetto della trattazione. Ma l’argomento ‘genetico’ non dovrebbe essere trascurato da politici e militari, e lasciato soltanto alla buona volontà dei Centri Ufologici che se ne occupano con mezzi insufficienti. Anche per questo occorrerebbe studiare bene i rapiti e i rapimenti, ufficialmente e discretamente, per scoprire eventuali intenzioni ostili a lungo termine, e cercare di porvi rimedio.