"METODO", N. 19/2003

Laura Aga-Rossi
LO SPECIALE MADAGASCAR DELLA RIVISTA “BERENICE”
(Anno XI, N. 27, febbraio 2003)

L’idea di un numero di “Bérénice” Speciale Madagascar mi è venuta l’indomani della fine della crisi politica. Dopo quasi sette mesi la Francia ha riconosciuto Ravalomanana quale legittimo e legale Presidente della Repubblica Malgascia (3 luglio 2002); Ratsiraka, il dittatore, è fuggito con la sua corte alle Seychelles (5 luglio) e poi in Francia; l’Unione Europea si è congratulata per il processo di riconciliazione promosso dal nuovo Presidente (11 luglio) e tutti ora si dichiarano pronti e felici di aiutare questo povero paese così travagliato e infermo. Idealmente mi sono congratulata con Marc Ravalomanana, Presidente, e Jacques Sylla, Primo Ministro, per essere riusciti, contrastando interessi, potere e previsioni, a spuntarla contro l’uomo bianco, l’uomo nero e l’oppressore con il minimo dei morti sul campo. Ho seguito e annotato l’evolversi degli eventi sia direttamente, essendo rimasta nell’Isola rossa per due mesi, sia in seguito, attraverso la rete fittissima di comunicazioni stabilita dal e con il gruppo “SOS Madagascar” qui in Italia. Mi sono indignata e ho lavorato a tempo pieno per diffondere quelli che erano i fatti, quel meccanismo perverso che non esita a parlare di legalità e pace quando è proprio contro la legalità e la pace che lavora; ho denunciato tutto questo sull’onda di una partecipazione viva e appassionata di fronte alla menzogna e all’ingiustizia. Ora che tutto è finito e “dimenticato”, propongo questo numero speciale per la memoria e l’intenzione, perché gli avvenimenti che sono accaduti dall’altra parte dell’emisfero, oltre la curva dell’orizzonte, siano di sprono a quei paesi che subiscono e allevano dentro di sé il nemico che si appoggia allo straniero potente e subdolo; un nemico con il quale tutti dobbiamo più o meno fare i conti perché esistente sia a livello individuale, sia sociale: «Pro libertate patriæ gens libera state» (è il motto della città di Obanos in Spagna che risale al 1327 quando si riunirono tutte le forze sociali del regno per porre freno agli abusi e alla prepotenza della monarchia e dell’alta nobiltà).
Al mio fianco (ma sarebbe più corretto dire «io al suo fianco») Liliana Mosca, professore di Storia e istituzioni dei paesi afro-asiatici alla Federico II di Napoli, che si occupa del Madagascar da circa trent’anni e ne conosce molto bene le problematiche. La sua vasta rete di rapporti ha reso possibile questo taglio ad ampio raggio dello Speciale. Nato con il preciso scopo di sensibilizzare non solo il fruitore della rivista, ma anche il nostro Ministero degli Affari Esteri nei confronti di una nazione che si sta aprendo a una nuova via di indipendenza e libertà, “Bérénice”, si avvale, in modo particolare, della collaborazione di specialisti altamente qualificati, non solo nella e per la disciplina cui appartengono, ma per la conoscenza reale, la pratica in loco, del loro fare: dalla testimonianza di Guido Nicosia, ultimo ambasciatore del Madagascar (dal 1999 infatti l’ambasciata è chiusa!!!), che apre il numero, alla cronistoria delle elezioni politiche del dicembre 2001, alle prospettive che il superamento della crisi legittima. Viene affrontato anche lo spinoso problema dell’economia dominata in passato dalla corruzione; come vengono illustrati progetti e offerti esempi di economia reale per lo sviluppo del paese che hanno già dato ottimi risultati. A far da ponte tra la sezione politico economica e quella riguardante la medicina è lo studio sulla poetica di Jean-Joseph Rabearivelo. Del resto la poesia, porta privilegiata di un mondo lontano eppure prossimo, percorre tutto il numero attraverso brevi composizioni dei suoi rappresentanti più significativi e impegnati. Come si può evincere dal sommario, la sezione che riguarda la medicina è articolata su vari piani: dallo studio comparativo della situazione medico sanitaria (OMS), alla cooperazione italiana nella lotta contro la malaria, alle proposte di corsi di formazione e azioni di emergenza, come pure al potenziamento delle strutture in atto. Figura anche tutta una sezione geologica e naturalista che ci conduce dal remoto passato al nostro presente. La seconda parte di questo Speciale Madagascar, parzialmente ancora in fieri, si apre con una messa a punto della transizione politica del Madagascar e con un’analisi delle elezioni legislative del 15 dicembre 2002 per continuare con le straordinarie esperienze compiute da biologi, naturalisti ed erpetologi dell’Acquario di Genova nelle loro missioni in Madagascar; segue un viaggio nel tempo e nel presente di una naturalista e un geologo, lo studio di un antropologo sui Bara e una panoramica intelligente di due operatori turistici che invitano alla scoperta di questa terra attraverso vari itinerari e suggerimenti pratici. Segue una ricca sezione di documenti inediti e rari, anche iconografici, riguardanti soprattutto i rapporti tra l’Italia e il Madagascar sin dall’apertura del primo consolato italiano nell’Isola Rossa; chiude infine una mappa delle missioni italiane nell’Isola e una mappa delle associazioni e società in Italia che si occupano dell’Isola. Entrambi i numeri sono corredati da importanti e inedite, o quanto meno rare, tavole illustrative, cartine geografiche e fotografie dei collaboratori dello Speciale.

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