Associazione Culturale Internazionale
Identitą Europea
LUNIONE EUROPEA E IL MEDIO ORIENTE:
PER UNA RINNOVATA AZIONE DI PACE, PER UNA PRESENZA FORTE
LAssociazione Culturale Internazionale Identitą Europea,
di fronte allesacerbarsi del conflitto in Israele e nei territori palestinesi,
esprime con forza il proprio rigetto e la propria riprovazione sia per gli attentati
terroristici che colpiscono le popolazioni civili israeliane, sia per lassalto
irresponsabile scatenato dal governo Sharon ai danni delle popolazioni civili
dei territori palestinesi, e invita con la massima fermezza i Componenti degli
Organismi direttivi della Comunitą Europea ad uscire dal sostanziale silenzio
che sembra ancora dominare in essi, a parte alcune isolate eccezioni, nei confronti
dellimmane tragedia che colpisce delle popolazioni gią prostrate da decenni
di guerra, occupazione militare e rappresaglie incrociate, ai confini orientali
del Mediterraneo, immediato confine dellEuropa.
In particolar modo appare intollerabile, segno di un fondamentalismo cieco e
fanatico, la pianificata aggressione, che spesso giunge fino alla distruzione,
ai danni dei Luoghi Santi e dei Templi delle tre Religioni abramitiche in Terrasanta,
segno di un imbarbarimento del conflitto e della politica incompatibile con
i diritti della persona umana e delle popolazioni che da secoli condividono
i territori del Medio Oriente, un imbarbarimento che va denunciato con ogni
forza, incompatibile con i principi minimi della cultura e della civiltą contemporanee.
Identitą Europea, certa di interpretare i sentimenti e la ragionevolezza
di larga parte del mondo culturale e politico italiano ed europeo, chiede al
mondo della cultura europea di continuare a non tacere di fronte alla barbarie
della forza bruta, ed alle Istituzioni Comunitarie Europee di adoperarsi immediatamente,
con un rinnovato coraggio e con il massimo vigore, in collaborazione con le
Nazioni Unite e tutte le Potenze interessate al mantenimento della pace e della
civiltą, a favore di uniniziativa internazionale di pace che preveda linvio
in Terrasanta di una forza di interposizione internazionale, che rompa il predominio
dei simmetrici fondamentalismi che congiuntamente continuano a vessare questarea
cruciale del Mediterraneo, e renda possibile concretizzare sia quanto approvato
nelle recenti risoluzioni delle Nazioni Unite che indicano la sola via della
pace nella regione nella creazione di due Stati affratellati nella collaborazione
economica e culturale e nella comune sicurezza, sia quanto auspicato nella sua
sofferente testimonianza da Sua Santitą Giovanni Paolo II relativamente alla
tutela dei diritti delle persone e delle famiglie, della dignitą dei popoli
di quella zona ed in particolare del sommo valore dei Luoghi Santi, un patrimonio
che appartiene allintera umanitą.
La Moschea di Omar e la Basilica della Nativitą di Betlemme, il Muro del Pianto
di Gerusalemme, dispiace doverlo ricordare, non valgono meno dei Buddha di Bamian.
da Parigi, 3 aprile 2002
Il Presidente
Prof. Franco Cardini