Sandro Capitani – Quali sono stati i rapporti
fra l'Albania e la Kosova negli ultimi decenni?
Giovanni Armillotta – Per anni la Kosova è
stata trattata con estrema prudenza dalla diplomazia albanese, in quanto
rappresentava da una parte un fattore destabilizzante per gli equilibri
balcanici, dall'altra una realtà politica e sociale avanzata rispetto
alla conduzione interna della Madrepatria negli anni del socialismo reale.
Il governo albanese ha cercato di esaminare la questione – che ha opposto
storicamente Albania e Jugoslavia sin dai tempi dello smembramento dell'Impero
turco – in maniera molto delicata.
S.C. – È comunque una realtà
prevalentemente rurale quella della Kosova?
G.A. – Non soltanto, ma lo era anche sviluppata
dal punto di vista imprenditoriale; tra l'altro ho notato che – recatomi
là in visita dopo la caduta del vecchio regime – a Tirana v'erano
molti commercianti kosovari che avevano ormai "invaso" il Paese con le
loro attività economiche, che lo Stato jugoslavo permetteva loro
già in Kosova.
S.C. – Qual è questa realtà rurale,
questa realtà contadina, come vive questa gente?
G.A. – Il Kosovaro, rispetto all'Albanese della
Madrepatria, viveva in una situazione un po' più accettabile da
un punto di vista economico; però v'è stato sempre il gravissimo
problema della negazione di diritti, sia umani, civili che politici, i
quali in Kosova sono duramente e completamente repressi da Belgrado.
S.C. – Si può fare una stima, almeno
approssimativa del reddito pro-capite?
G.A. – Assolutamente no. Da anni le autorità
centrali cercano di evitare l'approfondimento sociologico anche statistico,
poiché emergerebbero dislivelli fra la metropoli serba e le stesse
regioni ex ed autonome, appunto della Kosova, e della Vojvodina a fortissima
presenza ungherese.
S.C. – C'è almeno un po' di meccanizzazione
nelle campagne, un po' di sviluppo?
G.A. – C'è molto meno di quello che poteva
esserci, se il Kosovaro avesse potuto manifestare liberamente le proprie
capacità intellettuali, economiche ed umane in un clima sereno di
civiltà.
S.C. – Arrivano aiuti alla Kosova? e dall'Italia?
G.A. – Ci sarebbero le possibilità di aiutare
in qualche maniera la Kosova, però, a causa di una serie di circostanze
politico-diplomatiche, i governi europei e quello italiano, giustamente,
non possono interferire negli affari interni jugoslavi.
© Giovanni Armillotta, 1998