Da quando nel '76 furono istituite le rappresentative Under 21, la formazione albanese vanta un bilancio invidiabile – Ha vinto10 volte, ha fatto 7 pareggi e conta solo due sconfitte in 19 partite, con un'imbattibilità che dura dal dicembre '78
Viaggio nel pianeta-Albania.
Le prime tracce di calcio risalgono al 1905, quando nel quartiere "Arra e Madhë"
di Shkodër (Scutari) venne fondato il Leka i Madh (letteralmente: Alessandro
Magno). Pochi mesi dopo la proclamazione dell'indipendenza (28 novembre 1912),
ebbe luogo – nell'ottobre del 1913 – la prima, autentica sfida di carattere internazionale.
Avversari, l'Indipendenca Shkodër e la rappresentativa della Marina imperiale
austro-ungarica. Vinsero gli ospiti, 2-1. Per gli albanesi, segnò Palokë
Nika, l'organizzatore della storica gara.
Sei anni più tardi, il 16 febbraio 1919, Hilë Mosi
fondo il Vllaznia Shkodër, una società fra le più illustri
e "decorate". Nel 1930 si disputò il primo campionato nazionale.
Campioni all'estero – Il 13 maggio 1932, la FShF (Federata Shqiptare
e Futbollit) si iscrisse ufficialmente alla FIFA (anche se recentemente sono
stati rinvenuti documenti negli archivi albanesi che comprovano l'iscrizione
sin dal 1930), e nel 1933 lo Skënderbeu Korçë, interruppe l'egemonia
dello Sportklub Tirana (attuale 17 Nëntori), vincitore di ben 6 "scudetti"
sui 7 campionati svolti prima della 2.a guerra mondiale. Il 6 febbraio 1937,
la FIFA invitò l'Albania a partecipare alle eliminatorie dei mondiali
del '38, ma i grandi capi rifiutarono, ufficialmente per motivi economici. La
monarchia intralciò non poco lo sviluppo locale del calcio e delle sport
in genere, considerati pericolosi veicoli di emancipazione sociale e politica.
Ecco allora che gli elementi più in gamba emigrarono all'estero: Naim
Krieziu, campione d'Italia con la Roma nella stagione 1941-42; Riza Lushta, cannoniere
della Juventus anni 40, e vincitore della Coppa Italia sempre nel '41-42; LoroBoriçi,
Sllave Llambi, eccetera.
Trionfo – All'indomani della Liberazione, avvenuta il 29 novembre 1944, Tirana
ospitò – dal 7 al 13 ottobre 1946, in un'Europa ancora devastata dagli
orrori della guerra – l'8.a edizione della coppa dei Balcani. Nazionali in lizza:
Jugoslavia, Romania, Bulgaria e,al debutto assoluto, l'Albania. Nonostante una
rocambolesca sconfitta con gli jugoslavi nella partita inaugurale (da 2-0 a 2-3!),
gli albanesi raddrizzarono clamorosamente la situazione, superando Bulgaria (3-1)
e Romania (1-0), e allungando le mani sul prestigioso trofeo. Fra il 1949 e il
1953, l'Albania conquistò altri significativi successi: contro la Cecoslovacchia
(3-2, 2-1); contro la Polonia (2-0); contro la Bulgaria (2-1), ecc.
Rummenigge – Il 68°, e per ora ultimo, match ufficiale della loro
storia, gli albanesi l'hanno disputato il 20 novembre 1983 a Saarbrücken,
contro la Germania Federale. La partita era valida per l'europeo (gruppo 6).
I tedeschi, che per qualificarsi dovevano imporsi a tutti i costi, si "salvarono"
in extremis. Colpiti a freddo da Tomori, pareggiarono con Karl-Heinz Rummenigge
su punizione deviata,e solo a 10' dal termine – con Strack, in mischia – acciuffarono il
"treno" per Parigi.
Nelle coppe – Per ben 8 volte, su un totale di 20 partecipazioni, le squadre
albanesi sono state eliminate per una sola rete. L'unico precedente con formazioni
italiane risale alla coppa delle Coppe 1968-69: Partizani-Torino. A Tirana, 1-0
per gli albanesi; al Comunale,3-1 per i granata. Altri "scontri" di rilievo:
Partizani-1. FC Köln 0-0 0-2 (16 Ca 1964-65); 17 Nëntori-Kilmarnock
0-0 0-1 (16 Ca 1965-66); 17 Nëntori-Ajax 2-2 0-2 (16 Ca 1970-71); Åtvidaberg-Partizani
1-1 0-2 (el Co 1970-71); Dinamo Tirana-Austria Wien 1-1 0-1 (16 Co 1971-72);Vllaznia-Austria
Wien 2-0 1-4 (16 Ca 1978-79); Partizani-Celtic Glasgow 1-0 1-4 (16 Ca, 1979-80);
Malmö-Partizani 1-0 0-0 (16 Co 1980-81); AustriaWien-Partizani 3-1 (due
rigori per gli austriaci) 0-1 (16 Ca 1981-82); Dinamo-Carl Zeiss Jena 1-0 0-4
(32 U 1981-82), Aberdeen-Dinamo 1-0 0-0 (16 Co 1982-83), ecc.
Under 21 – Da quando furono istituite le rappresentative Espoirs Under
21 (1976), quella albanese vanta il bilancio più positivo a livello europeo:
10 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte in 19 partite e un'imbattibilità
che dura ormai dalla bellezza di cinque anni (ultimo k.o.: 6 dicembre 1978: Romania-Albania
3-1, andata della finale del Balcanico Under 21). L'esordio in competizioni internazionali
ebbe luogo nel campionato Balcanico del 1976; l'Albania perse il primo round
con la Jugoslavia (0-2), salvo poi classificarsi terza. Nel '78 spicca addirittura
un clamoroso 7-1 alla Romania di Ilie Balaci (ritorno della finale del Balcanico
Under 21). Per arrivare ai giorni nostri, con l'altrettanto fragorosa promozione
nei quarti di finale del campionato d'Europa di categoria a spese di Germania
Federale, Austria e Turchia.